giovedì 1 agosto 2013
Sono un ragazzo fortunato
Non perché mi abbiano regalato un sogno, come cantava Jovanotti. Ma perché ho la possibilità di fare non uno ma ben due aperitivi in spiaggia di giovedì sera. Quanti di voi possono avere la fortuna di andare la mare alle cinque e mezza del pomeriggio, trovare parcheggio, farsi baciare dal sole, farsi una birra media accompagnata da succulenti paninetti con tonno affumicato, totano e gamberetti in salsa rosa per poi godersi due americani in riva al mare pasteggiando con del vitel tonnè fresco fresco.
E tutto questo di giovedì sera. Quale preludio migliore al fine settimana. Per non parlare della compagnia. Dapprima i miei amici di infante memoria e poi la mia amica di Smart munita. Al calar del sole si è poi aggiunta la mia primissima amica nonché vicina di casa, colei che al mondo delle Barbie mi aveva introdotto, con il suo adorabile bambino di tre anni e mezza. Chiudono il gruppo l'amica dai tratti ispanici, nota per la sua schiettezza e franchezza, e il suo affascinante fidanzato brizzolato, atletico e ciò che più conta sempre sorridente e simpatico.
A parte questo abbiamo toccato anche argomenti abbastanza intensi, come la malattia di una madre che è sempre stata vigorosa e piena di forze e che ancora oggi, nei momenti più difficile, riesce a riprendere la figlia perché non è una brava massaia.
Ci sta tutto nella condivisione tra amici, anche l'essere preso in giro per le dottrine spirituali che mi accingo a studiare e i corsi di affermazione personale via Skype. Ma questa è la vita, ed è troppo bella persino per poterla descrivere a parole o in un quadro. La sua bellezza la si può capire solo negli occhi di chi abbiamo di fronte.
Ciliegina della serata? La stella cadente.
Buonanotte...
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