giovedì 29 agosto 2013
Crederci sempre, arrendersi mai!
Ve lo ricordate? Era il motto di Simona Ventura in un'edizione dell'Isola dei Famosi. Questa frase mi era rimasta impressa, perché all'epoca avevo dei sogni e volevo realizzarli. Volevo a tutti i costi che diventassero reali, ma per quanto mi sforzassi sembrava sempre che qualcosa o qualcuno mi riportasse indietro e tornavo al punto di partenza. Col senno di poi mi rendo conto che non erano forze esterne a sabotarmi ma ero io, molto probabilmente. Perché in realtà non era quello il sogno nel quale credevo con tutto me stesso. Tutto ciò che è materiale, fisico e che ha a che vedere con la realizzazione in ambito professionale non credo mi riguardi. Negli ultimi anni mi sono accadute tante cose che solo ora mi rendo conto che la mia realizzazione è un'altra, e forse è più spirituale. Sia ben chiaro, non ho la benché minima intenzione di farmi prete né tanto meno testimone di Geova, ebreo o musulmano, ma voglio avere la forza necessaria per credere che noi siamo su questa terra presenti qui e ora per uno scopo preciso, che non è la rincorsa del successo ma è la connessione che creiamo fra tutti noi, sia che ci conosciamo e sia che siamo estranei. Siamo qui per condividere le nostre storie, le nostre esperienze e per aiutarci l'un l'altro. E quando qualcuno ci ferisce, per quanto difficile, dobbiamo cercare di provare amore per sopperire alla sua mancanza d'amore che lo porta a vivere nell'odio e nel rancore.
E godiamo di ogni momento felice ogni volta che ce ne viene data la possibilità, cerchiamo di essere sempre presenti in questi momenti e se un impegno di lavoro ce lo impedisce cerchiamo di rimandarlo. Nessuno muore se si sposta un appuntamento. (A parte la Vanoni)Quindi ora voglio credere in questo sogno ed essere una persona migliore, me lo merito.
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