venerdì 9 agosto 2013

Eventi mondani

Cari i miei lettori, la mondanità è approdata anche nella nostra ridente cittadina. Ebbene sì. Ma piuttosto che attraccare in porto in modo volgare e sfrontato con yacht e barche a vela e magari un carico di marinai e ragazze di facili costumi, ha scelto la via più modesta e defilata dell'autolettiga del Cottolengo. Vi spiego meglio. Ogni anno la nostra città raggiunge il suo massimo splendore nelle due settimane centrale di agosto. Per celebrare il suo compositore più illustre, viene organizzato un festival che attrae un folto gruppo di melomani provenienti da ogni parte del mondo. E come spesso accade in queste occasioni dopo le varie prove generali, le prime e via dicendo, le signore benestanti della città hanno piacere di invitare amici, ospiti e cantanti nelle loro magioni per disquisire sulla bravura degli interpreti, del direttore d'orchestra, del regista, ecc. Ieri sera, quindi, dopo la prova generale ci siamo recati presso la villa di una di queste signore amanti della lirica. In verità, io alla prova generale non c'ero andato. Ad essere sinceri, ero un po spaventato all'idea di dover assistere a cinque ore di opera. Sebbene la conoscessi (per modo di dire). La villa si trova nel parco naturale della città, quindi vi lascio immaginare il verde e la bellezza naturale che l'avvolgono. Salendo dal viale d'ingresso siamo giunti al parco adiacente alla casa dov'era stato allestito un piccolo cocktail di benvenuto. All'ingresso siamo stati accolti da un simpatico nonnino, il padrone di casa, che elargiva "ombrette" di vino e la cosa mi ha messo subito a mio agio. Mi ricordava un oste di un "bacaro" veneziano. Appena entrato ho notato subito un'attrice di tempi lontani, che mi ricordava le calde sere d'estate quando mia madre rimaneva in piedi fino a tardi per vedere programmi come "Quelli della notte". Sebbene il viso fosse rilassato e luminoso, e forse anche un pò tirato come una pellicola, le sue mani tradivano inesorabilmente la sua età anagrafica. Oltre a lei, tra le ospiti a me più note, la giornalista esperta di moda. Che poi per il modo di vestire che hanno sembrano più le testimonial di uno spot per una catena di supermercati che delle luminari del fashion. E intanto che intorno a me sentivo la presenza della nera signora volteggiare sulle nostre teste, visto l'età media degli invitati, cercavo di immaginare che prima o poi sarebbero arrivati i pezzi forti della serata. Affascinanti uomini anziani accompagnati da aitanti giovanotti pronti a tuffarsi in piscina, visto il caldo della serata. So che la mia immaginazione è troppo "viscontiana" ma tutto mi sarei aspettato tranne vedere il classico cliché della giovane coppia omosessuale con in braccio la loro creatura. Una sorta di pincher coccolata e vezzeggiata come appunto fosse la bambina che da tanto tempo aspettavano. Sia ben chiaro, anch'io adoro gli animali, quelli vivi e soprattutto quelli appesi dentro l'armadio, e amo giocare con i cani all'aria aperta. Ma non credo a un rapporto paritario. Insomma, per farvela breve nel giro di quindici minuti ci sedemmo a tavola e il reparto geriatrico era al completo. E buonanotte alle mie fantasie, e anche a qualcuno degli invitati che Morfeo, almeno spero, aveva già portato via con sé. Appena seduti a tavola parte il tour dei complimenti al primo cantante, doverosi non c'è che dire. Ma a volte senti di quei complimenti che se fossi io a riceverli veramente farei fatica a capire se sono piaciuto oppure no. "Ogni volta che cantavi mi veniva da piangere!!!" capisco le sue migliori intenzioni signora ma ci sono altri termini per esprimersi. "Ma per la commozione, è ovvio!" sì, quella cerebrale! E ancor più interessante è notare il circo di certi invitati che farebbero di tutto pur di entrare in modo esclusivo e privilegiato nelle grazie dei loro amici famosi, attraverso anche lo sputtanamento più basso e immorale a discapito degli altri amici. Quasi come fosse un concorso di bellezza. Snocciolando a tavola anedotti noiosi, cercando di dimostrarsi divertenti ironizzando sugli altri e cercando di apparire sempre sorpresi e divertiti anche per una scoreggia. Purché venga dal culo giusto. Per fortuna a rallegrare la serata ci ha pensato la padrona di casa. Una simpatica ottantenne elegantemente vestita che ha esordito raccontandoci un episodio di quando era in stato interessante ed aveva maggiorato le sue forme. Durante un veglione di capodanno, la sorella, preoccupata che ciò potesse essere causa di disinteresse da parte degli ospiti maschili, la riprese affinché cercasse di stare più attenta alla propria alimentazione. Ebbene, lei si preoccupò di risultare ancora piacente e fece la cosa più semplice che potesse fare, si tagliò il vestito per mettere in mostra il seno pieno e turgido che la montata lattea le aveva regalato. "E quindi, con tutto quel seno con la montata lattea, gli uomini non potevano fare a meno di non notarmi!" "E di chiederle un cappuccino!" ecco qua il simpaticone, un'altra buona occasione persa per tener chiusa la bocca. Per fortuna fummo in pochi a farci caso, o forse in molti fecero finta di niente. La serata proseguì con grande goliardia, a quel punto la padrona di casa era lanciata. E cominciò una guerra a suon di barzellette tra lei e uno degli interpreti spagnoli. Non è questo il momento per raccontarvele, altrimenti finirei stasera. Ma devo dire che sebbene ne sono uscito da questa serata con l'ormone rilassato, in compenso lo spirito era molto rinfrancato. Ah proposito, credo che la Nera Signora ha rimesso la falce nel fodero e se ne sia andata prima di noi. In effetti c'era troppa vita.

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