giovedì 15 agosto 2013

Ferragosto

Per tutti colori che già da metà luglio cominciano a dire che l'estate è già bella che finita, oggi posso dire che ne abbiamo fatta la metà esatta. Perché, cari i miei che vedete sempre il bicchiere mezzo vuoto, con Ferragosto vi comunico, ahimé, che siamo giusti giusti a metà. Ricordo i tempi che furono, quando Ferragosto rappresentava la festa più grande dell'estate. In Romagna le discoteche facevano a gara per avere come guest star i deejay più importanti del panorama internazionale e noi facevamo la staffetta per passare da un locale all'altro, per poi tornare a casa quando il sole era già alto in cielo. E soprattutto quando mia madre chiamava per avvertirmi che lei se ne andava al mare e le lasagne me le aveva lasciate nel forno. Il weekend di Ferragosto era il weekend del fuoco, ora come fuoco mi è rimasto solo quello di Sant'Antonio. Però sono proprio fortunato ad avere questi ricordi e sono ancora più fortunato ad avere partecipato ieri ad una festa in stile anni'70 ed essere riuscito ad indossare i miei jeans ricamati in stile hippie che indossavo vent'anni fà. Certo il gancio che fermava l'abbottonatura in vita era sottoposto ad un incredibile tensione e la pancia faceva capolino da sopra, ma una bella camicia di seta ampia nascondeva ogni magagna. E rispetto alle guerre di gavettoni prive di armistizio tra amici di ombrelloni rivali, quest'anno mi sono dedicato alla cura del mio corpo. Una bella mangiata a casa a base di pesce, spaghetti alle vongole, cozze in porchetta e grigliata di pesce per poi proseguire al mare con birra e americani e concludere con una fantastica tartarre di carne e mousse di mascarpone. E chi m'ammazza!

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