martedì 27 agosto 2013
Lavori domestici...
Partiamo dal fatto che la casa nella quale abitiamo io e il mio amore è un appartamento in affitto. Una grande mansarda in centro, ma come la maggior parte dei proprietari immobiliari della zona, la titolare non sembra mai averne presa tanta cura. Nel senso, l'arredamento Ikea sta letteralmente cadendo a pezzi, a ragion veduta non può durare per sempre come i diamanti sarebbe chiedergli troppo. Il pavimento è in gres "sporcellanato", nel senso che per quanto lo si possa lavare ci sono macchie di unte che si sono fossilizzate in esso e non c'è sistema per rimuoverlo. Terremoto a parte. Gli stipiti delle porte probabilmente erano stati attaccati con lo sputo, visto che alcuni di essi hanno cominciato a pendere come la Torre di Pisa e con la stessa tecnica sicuramente è stato dato l'intonaco nel muro della stanza degli ospiti. Per concludere, il serbatoio della tazza del cesso è completamente andato. Dopo tre anni di spingere compulsivamente i pulsanti come un quiz a premi ha ufficialmente smesso di caricare. Ora c'è il più moderno sistema del secchio del mocio.
Comunque è la nostra casa, e ci piace per quanto ora sia un guazzabuglio di mobilio vario e colori accesi. La cosa che più adoro sono come il mio amore ha colorato le grandi pareti bianche del salotto, e pensare che non lo volevo fare.
Però è accogliente, bella ed è luminosa. Cosa di non poco conto.
A differenza di me però, che mi arrangio con ciò che abbiamo, il mio amore si prodiga sempre alla ricerca di nuove soluzioni per l'organizzazione di spazi. E così succede che nel suo giorno di ferie sia in grado di prendere la macchina e tornare a casa con due mobiletti in rovere laminato color grigio da posizionare sopra la mensola della cucina. Ed ecco lo scolapiatti. Peccato che a malapena ci stiano i piatti e sicuramente non la vaschetta per l'acqua di scolo. Nel caso in cui riuscisse a starci per svuotarla dovrei prima levare i piatti, poi lo scolapiatti e poi la vaschetta. Comodo no?
Sicuramente il gesto l'ha fatto con amore, ma io non vedevo la necessità di apportare anche migliorie mobili ad una casa che non ci appartiene. Lo stesso vale per il progetto che ha di risistemare il lavandino del bagno e la mensola basculante per il piano di lavoro sempre in cucina.
A questo punto le cose sono due: nuovo appartamento non ammobiliato in affitto o casa nuova? Se casa nuova, centro o campagna?
Prima che continui a portare a casa mobili per poi sentirmi dire "ma tanto un domani che ce ne andiamo questi li portiamo via con noi", ho bisogno di risolvere questa situazione.
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