sabato 25 maggio 2013
Marigold hotel...
Se non avete mai visto Marigold hotel, ve lo consiglio vivamente. E' un film bellissimo, vale la pena vederlo solo per una frase di uno dei protagonisti: "Alla fine tutto andra' bene e se non andasse bene vuol dire che la fine non e' ancora arrivata!"
Quante volte ripeto a me stesso questa frase e credo fortemente che sia vera. Vi faccio un breve riassunto del film. Un gruppo di improbabili anziani inglesi si ritrovano insieme per un viaggio verso una casa di riposo a Jaipur, in India. Ma quello che trovano non e' proprio quello che si aspettavano. Alcuni di loro vengono rapiti dal fascino esotico dell'India, altri restano ancorati ai ricordi della vecchia Inghilterra e altri capiscono che non e' ancora finita e che sono pronti per una nuova avventura. Quello che mi ha colpito di questo film e' come gli autori hanno saputo raccontare il punto di vista delle persone anziane e capire che nulla e' mai perso, che non c'e' mai una vera sconfitta fin tanto che facciamo sempre del nostro meglio.
Vorrei tanto che mio padre lo vedesse perche' sono sicuro che gli piacerebbe da morire. Mio padre ha amato una sola donna in tutta la sua vita e quella donna era mia madre. E' rimasto vedovo quand'era ancora abbastanza giovane, ma fin dal primo giorno della sua nuova situazione ha voluto mettere in chiaro che nessun'altra avrebbe preso il posto di mia madre. Il letto matrimoniale e' sparito dalla sua stanza per lasciare spazio ad un letto singolo. Che poi sarebbe diventato da una piazza e mezzo, perche' il parquet era diventato il suo secondo letto.
Questa cosa gli fa' senz'altro onore, ma a me e mia sorella dispiace dopotutto. Avere un padre che ogni mattina va' in cimitero per trovare sua moglie e' una cosa che ti fa' stringere il cuore, pero' dispiace perche' in realta' lui questo lutto non lo ha mai accettato. Se dovesse trovarsi dinanzi a Dio sono sicuro che lo picchierebbe a mani nude. Piu' di una volta l'ho sentito dire che Dio non avrebbe potuto fargli dispetto piu' grande e piu' di una volta ho cercato di fargli capire che la vita e' cosi', per quanto puo' essere difficile da accettare ma la morte e' parte di essa. Dev'essere grato per tutti i momenti felici e quelli meno felici che hanno vissuto insieme e ritenersi fortunato per non aver avuto disgrazie maggiori. Anche se nella vita non tutto e' andato come sperava, soprattutto per quanto riguarda le aspettative che aveva su di me e mia sorella, pero' sa di aver creato una famiglia forte e unita, aldila' dei litigi e dei diverbi che possono esserci ed e' solo questo quello che deve conta.
E quando vuole sa essere un padre molto saggio, per quanto possa essere difficile fargli cambiare opinione ora che e' anziano. Ieri e' successo qualcosa che non mi sarei mai aspettato. Mentre cercavo conforto in lui, raccontandogli delle solite sceneggiate del mio titolare, sapevo gia' che cosa avrebbe detto: "Quando io ho chiuso l'impresa avevo 500 mila euro di attrezzature se tu e tua sorella mi davate retta ci saremo tenuti quei 4 clienti buoni che avevamo, ecc. " ma poi ha aggiunto qualcosa che non mi sarei aspettato. "D'altronde ognuno sceglie la strada che vuole, cosi' come ho fatto io cosi' avete fatto anche voi. Lo so che adesso sono momenti difficili e' che bisogna tener duro, ma nulla ti vieta di tenere le orecchie sempre ben aperte per guardare a nuove opportunita'." In 15 anni era la prima volta che glielo sentivo dire. E la cosa mi fa' ben sperare, se mio padre alla sua eta' puo' finalmente accettare l'idea che io abbia preso una strada diversa dalla sua io alla mia eta' posso solo cercare di migliorare la mia vita. Perche' so di poter contare su di lui.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento