giovedì 23 maggio 2013
Il sole, dopotutto.
Stamattina mi sono alzato sotto una pioggia scrosciante. Immaginatevi la voglia di andare al lavoro. Pero' ci sono andato, c'erano delle cose dovevo finire. La giornata si e' svolta nel solito modo: urla, sceneggiate e poi mi sono pure sentito dire di essere un prevaricatore. A parte il fatto che dubito fortemente che chi mi ha chiamato con questo appellattivo sappia veramente il significato del termine. Un prevaricatore e' una persona che cerca di fare le scarpe a qualcun'altro. Una persona che agisce nell'interesse comune di uno scopo penso che sia un collaboratore. Finisce sempre in "ore" ma e' ben diverso.
Comunque mi sto accorgendo che piu' il mio titolare s'incazza e piu' io me ne frego, mi leva ogni entusiasmo per quello che e' il mio lavoro e tutto sommato la cosa e' un bene. Si' e' un bene perche' ho la possibilita' di prendere il mio destino in mano e dire a me stesso: "e adesso? Cosa voglio fare?"
La risposta al momento non c'e', nel senso piu' dettagliato. Ma una cosa e' certa. Voglio alzarmi alla mattina ed essere felice, fare colazione... Anzi no, voglio essere ancora piu' felice, alzarmi presto alla mattina, fare una bella colazione e sorridere, tanto.
Tornando alla mia giornata, quando sono uscito dal lavoro non ero sicuramente raggiante. Alla fine feriscono sempre le parole offensive che ti senti dire quanto hai solo cercato di fare il tuo meglio, ma uno deve continuare ad allenarsi per diventare insensibile ad esse.
Fatto sta che quando sono uscito c'era il sole, un sole splendido e forte che illuminava tutta la citta' e che faceva vedere anche la luna piena che stava sorgendo. Un giro in bicicletta fino al mare, mangiare un bella piada erba e salsiccia, starsene comodi per un po' in spiaggia mentre il sole scendeva rotolandosi giu' dalla collina e mentre rincasiamo, fermarsi per un gelatino mango e limone.
E allora mi dico: "ma che cazzo me ne frega!" Posso godermi tutto questo contornato dal mio amore, con la mia famiglia, con i miei amici, ma chissene frega se uno ha deciso di vivere la sua vita a modo suo. Urlare, inveire contro gli altri, pensare che tutti siano sempre li' per riderti dietro, fregarti o approffitarsi di te. La vita e' la sua, e se lui ha deciso di viversela in questo modo e' affar suo. Non sta' a me giudicare. Io ho ricchezze ben piu' grandi di quante lui ne potra' mai avere. Io ho il rispetto di tante piu' persone, perche' me lo sono guadagnato con l'amore, la lealta' e la sincerita'.
Evvai!
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