domenica 12 maggio 2013
La ricetta della felicita'
Pensate sia possibile essere sempre felici? Mi piace pensare che qualcuno possa rispondermi si', SI PUO' FARE! O perlomeno vivere momenti felici tutti i giorni, senza esserlo sempre e continuamente per tutta la giornata che tanto sappiamo benissimo che e' impossibile.
Io credo che in questa societa' si cerchi di renderci schiavi piuttosto che persone libere e felici. I notiziari della mattina, i programmi d'intrattenimento che si concentrano sulle tragedie italiane e sull'ultima scappatella della piu' ignota starlette televisiva e infine fornelli e spadellamenti vari. Perche' cucinare e mangiare e' l'ultima soddisfazione che ci e' rimasta. Ed e' vero, purtroppo.
Io vorrei tanto che o la Clerici o la Parodi ci insegnassero a preparare un bella fetta di felicita'. Mi piacerebbe sapere che basterebbero che ne so, quattro sorrisi sinceri, sette abbracci spontanei e una dozzina di risate in compagnia per prepararne un bella porzione e mangiarla ogni volta che ne sentiamo il bisogno. Non sarebbe fantastico? Invece vogliono renderci schiavi, non di quelli con le catene certo. Ma schiavi moderni, che non hanno piu' la forza di agire o di pensare con la propria testa. Siamo costretti a lavorare piu' di quello che ci occorre, per mantenere gli standard che la societa' ci impone. Produciamo piu' di quello che consumiamo, riteniamo che per comunicare abbiamo bisogno sempre dell'ultimo modello di cellullare con il maggior numero di applicazioni e ci bombardano con programmi televisivi che ci mostrano spesso le nostre stesse vite cosi' che anche noi possiamo identificarci e sentirci un po' piu' eroi e meno schiavi. E' consolante, e' vero. Perche' oggi come oggi effettivamente possiamo sentirci tutti degli eroi se riusciamo a portare a casa uno stipendio e sostenere le spese di una famiglia, ma non credo che le cose potranno cambiare in meglio se non ci decidiamo a dare loro il giusto valore. Finche' non capiremo veramente l'importanza dei rapporti umani, del vivere insieme in una societa' civile, del rispetto per se stessi e verso gli altri, continueremo di riempirci di giocattoli e accessori continuando a lamentarci che la felicita' non esiste. Dobbiamo liberare le nostre menti e dobbiamo farlo subito, dobbiamo pensare con la parte piu' profonda del nostro cuore e ascoltarlo. Perche' a volte nemmeno noi stessi sappiamo cosa e' veramente giusto, poiche' siamo stati contaminati: dalla nostra famiglia (magari inconsciamente), dalla scuola, dalla chiesa (che con tutto rispetto per Dio e per alcuni preti vermante vicini alla quotidianeita' della gente, sappiamo i danni che ha fatto), dal lavoro e dalla societa' in generale, di valori che ci sono stati tramandati per secoli. Alcuni generalmente validi e corretti ma che ci hanno reso una sorta di automi. Questo non si dice, questo non si fa', e via dicendo. Credo che molto spesso obbedire, ci allontana da quella che e' la nostra vera natura. E la nostra vera natura, il nostro unico scopo nella nostra vita e': essere felici!
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