sabato 8 giugno 2013
I risvolti inaspettati
Prima di tutto le mie piu' sentite scuse. Sono ben tre giorni che non scrivo e piu' di un amico me l'ha fatto notare. A mia discolpa potrei dire che il lavoro mi ha succhiato l'energia in questa settimana, ma sarebbe sbagliato. Soprattutto nei miei confronti. Principalmente perche' il senso di dovere dobbiamo averlo nei confronti di cio' che ci piace fare e non nei confronti di cio' che siamo obbligati a fare. Detto questo, ho diverse cose da raccontarvi. Inizierei da martedi sera, quando sono uscito per festeggiare il 40° compleanno di una mia amica. Era da gia' da un po' che volevo parlarvi della ' bela madunina' che per amore ha lasciato la sua adorata Milano per venire a vivere al mare. Quando l'ho conosciuta, ormai non ricordo nemmeno quanti anni or sono, era magra, smunta e con questi capelli che sembravano una nuova versione di barometro. Potevi capire la percentuale di umidita' dell'aria a seconda dell'increspatura dei suoi ricci. All'epoca era insieme al suo fidanzato storico, uno che la madre non aveva mai approvato, ma anche lei non aveva superato l'esame di ammissione della madre di lui. Quindi la situazione era in parita'. Per come poi si sono svolti i fatti diciamo solamente che hanno confermato il detto: "la mamma ha sempre ragione". Come ci sia finita una ragazza di una grande citta' come Milano a vivere in una piccola citta' a ridosso del mare e' soprattutto merito di internet e delle prime chat di fine anni '90. E' li' che conobbe il suo grande amore, l'uomo (oddio 'uomo' e' un parolone, giusto perche' e' tutto canuto) che ribalto' le sue certezze nella vita. Infatti lei aveva poche certezze nella vita e una di questa era che lei non avrebbe mai lasciato la sua Milano, e invece a volte quando crediamo che la strada finisca c'e' sempre uno svincolo dai risvolti inaspettati che puo' regalarci la felicita'. Quella vera. Cresciamo nella convinzione che cio' che abbiamo sia eterno, duraturo e stabile, soprattutto nei confronti dei nostri sentimenti. E cosi' molte donne arrivano all'altare, in quello che dovrebbe essere il giorno piu' bello della loro vita. Tutto e' perfetto, tranne per quella vocina che proviene da una delle panche in fondo alla chiesa che disperata urla "non farlo, stai sbagliando!" Ma quando ci giriamo non vediamo nessuno. Gia'perche' quella vocina non proviene da una degli invitati, ma proviene dal nostro cuore. Solo che non vogliamo ascoltarla. Perche' se l'ascoltassimo crollerebbero le nostre certezze, e non sia mai che ci lasciamo andare. Se l'ascoltassimo, avremmo il coraggio di mollare tutto e tutti solamente per seguire il nostro cuore? Dove mai potrebbe portarmi? Forse verso la felicita', ma che pensera' la gente di me? E la casa che ho appena fatto? E tutti gli invitati? Ma no, sicuramente col tempo le cose andranno meglio. Quanto siamo bravi a cercare scuse pur di non andar contro agli schemi mentali che ci siamo costruiti. Anche l'appello di una madre che mentre ci chiude il vestito fa' di tutto per portarci via da quella situazione rimane inascoltato. Cosi' a matrimonio finito, la mia amica e suo marito si sono guardati e hanno preferito non gettare la lista di nozze. Caso mai avessero dovuto separarsi sarebbe tornata utile per la spartizione dei regali. E cosi' e' stato. Dieci anni di fidanzamento, un tradimento da parte di lui con la segretaria (banale), un matrimonio durato quanto? Sei mesi? E poi archiviato il tutto, finalmente la possibilita' per entrambi di essere felici. Lui con segretaria (di nuovo) e un figlio, e pensare che quando stava con la mia amica non ne avrebbe mai voluti. Lei con l'uomo conosciuto su internet, in una citta' di mare (lontano dalla sua amata Milano) e un figlio bellissimo. Che ha per madrina l'ex fidanzata di lui e per padrino un elemento al quanto particolare. Volete saperne di piu' sulla madrina, eh? Adesso con calma...
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