venerdì 26 luglio 2013
Caronte
L'infernale anticiclone africano è arrivato anche da noi. E francamente per me che non amo particolarmente quando la temperatura supera i 38°, è stato come entrare in un coffee shop di Amsterdam nell'area fumatori. Una botta, che non ho nemmeno la forza di descrivere. Praticamente sono due giorni che gigioneggio spostandomi dal letto al divano, dal divano al letto, in cerca anche solo di un alito di vento. Se poi l'alito fosse profumato alla menta piperita almeno rinfrescherebbe un pochino, invece di ricevere lo sfiato di un maratoneta alla fine di una corsa. A niente serve riporre gli asciugamani nel frigorifero per tirarli fuori dopo 10 minuti, la sensazione di sollievo ha la durata di un'eiaculazione precoce. Poi subentra amaramente il senso di delusione. Sento che le forze mi stanno abbandonando e tutto quello che dovevo fare in questi due giorni si è accumulato nel lavoro che dovrò fare domani mattina, se ne avrò le forze. Ora con quel poco che mi rimane vado a caricare un'altra lavatrice, se potessi mi fionderei io nella lavatrice. Ciclo a freddo!!!
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento